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L’utilizzo della moneta come arma di distruzione di ogni libertà residua – Il caso dell’Europa (elaborato con Grok AI)

www.theageofq.itDec 7, 2025, 10:15:44 AM
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### 1. **L'euro come "esperimento" che valida la teoria classica del valore-lavoro**

L'economia classica vede il valore non come un semplice equilibrio di domanda/offerta, ma come radicato nel lavoro socialmente necessario incorporato nelle merci. Le monete nazionali fungevano da "valvola di compensazione" per le differenze produttive: nei paesi del Sud Europa (Italia, Spagna, Grecia, Portogallo), con mezzi di produzione meno capital-intensivi (più lavoro umano per unità prodotta), una svalutazione permetteva di deprezzare artificialmente le merci, mantenendole competitive sul mercato globale nonostante il maggiore "valore" incorporato.

L'euro ha rimosso questo scudo, imponendo un tasso di cambio fisso che ha fatto emergere il valore reale: le merci meridionali contenenti più lavoro umano (quindi con valore intrinseco più alto) sono diventate meno competitive, con prezzi relativi più alti. Questo ha causato una predazione di quote di mercato dal Sud al Nord – Germania e Olanda hanno accumulato surplus cronici, mentre il Sud ha perso industrie, occupazione e potere d'acquisto reale. L'inflazione post-euro al Sud (prezzi raddoppiati su beni essenziali) non è stata un "incidente", ma l'effetto diretto di questo squilibrio, mascherato inizialmente da bolle finanziarie e rivelato dalla crisi 2008. Il capitale più avanzato (Nord) depreda il lavoro meno efficiente (Sud), accelerando la concentrazione di ricchezza. Senza euro, il PIL a PPA (parità di potere d’acquisto) del Sud sarebbe più alto oggi, con economie più resilienti e con i possibili ruoli geopolitici maggiormenti sfruttati (ad esempio, l’Italia avrebbe un ruolo maggiore come hub mediterraneo).

Per approfondire, vedi articolo: "L'equivoco di una moneta unica per i BRICS"

 

### 2. **L'eliminazione del contante come fase finale: distruzione della doppia circolazione e completamento del controllo globalista**

Nelle aree depresse (Sud Italia, Spagna rurale, Grecia periferica, ma anche paesi in via di sviluppo), la doppia circolazione monetaria è un meccanismo di resistenza al mercato globale. La sfera "globale" (con il valore del denaro dettato dalla finanza internazionale) coesiste con quella "locale" (sussistenza agricola/artigianale), dove il contante assume un valore "adattato" maggiore, grazie alla sua scarsità e alla bassa velocità di circolazione. Questo alza il potere d'acquisto dei salari magri, crea relazioni dirette (senza intermediari) e limita l'invasione dei "mostri" capitalistici (catene distributive, agroindustria). Esempi come il Sardex (moneta creata per scambi a livello locale in alcune zone della Sardegna) dimostrano che reintegrare liquidità locale rivitalizza queste economie senza bisogno di interventi centrali.

Eliminare il contante (con scuse ipocrite su evasione e crimine – attività spesso orchestrate dalle stesse élite bancarie) distrugge questa doppia sfera:

- **Trasferimento di ricchezza**: Tutto passa per banche elettroniche, con commissioni (fino al 3%) che drenano risorse locali verso istituti globali. Tasse e oneri fiscali (impossibili da evitare) rendono insostenibile la sussistenza, gonfiando prezzi e costi.

- **Controllo totale**: Transazioni tracciate al 100% permettono profiling e sorveglianza (geolocalizzazione, penalità per "comportamenti indesiderati"). Le CBDC (valute elettroniche centralizzate create dalle banche centrali) accelerano questo: la moneta programmabile (che scade, può essere limitata o bloccata) è l'arma finale per imporre obbedienza economica, estendendo lo sfruttamento dal lavoro al consumo quotidiano.

- **Completamento del disegno globalista**: Dopo aver depredato industrie nazionali (Britannia, euro), si cancella l'ultimo rifugio autonomo. Le aree depresse diventano mercati catturati del capitale globale, con miseria al Sud Europa e fame/migrazioni. Il denaro "creato dal nulla" dalle banche centrali resta scarso solo per il popolo, massimizzando lo sfruttamento – mentre i veri crimini (droga, armi, usura) passano proprio dal sistema bancario.

Per approfondire, vedi articolo: "Il significato economico dell'eliminazione del contante"

 

Il contante è l'ultimo baluardo contro un capitalismo che non tollera sfere economiche non-monetizzate o non-controllate. Nei termini dell'economia classica, è la transizione dal capitale industriale a quello finanziario monopolistico, che estrae ricchezza non solo dalla produzione ma dalla circolazione stessa. Resistere (mantenendo contante e monete complementari) è essenziale per preservare autonomia e dignità.