Avvisiamo i visitatori del sito che non ne fossero ancora a conoscenza che, molto spesso, l'informazione alternativa è infiltrata da chi è interessato a screditare Q e tutto il movimento, anche creando false aspettative ("Non tutti gli Anon sono autentici [infiltrati]", Q#4881), oppure da chi vuole costruirsi un certo seguito per poi deviare e disperdere energie. A volte, alla base di questi fenomeni, si cela la volontà di fare quattrini ("L'informazione dovrebbe circolare liberamente senza costi", Q#1339; bisogna fare i necessari distinguo con chi si dedica alla causa dei Patrioti a tempo pieno e ha bisogno di chiedere soldi per poter vivere) o di accontentare ego particolarmente bisognosi di attenzioni, ma in molti casi si tratta di azioni inquadrabili nell'ambito della guerra in corso, una guerra che investe anche e soprattutto il campo psicologico. Esiste poi la categoria particolare di coloro che tentano di spostare il movimento su posizioni nazi-fasciste (contraddicendo in maniera marchiana le posizioni di Q), per stravolgerne il messaggio, confinarlo nell'isolamento politico, diminuirne l'impatto e arrestarne la crescita.
Consigliamo quindi, come fa Q, di prestare molta attenzione a chi si segue ("State attenti a chi seguite", Q#1295, Q#1328, Q#1339, Q#1343, Q#1430, Q#2737, Q#3182). In particolar modo, bisogna a nostro avviso prestare attenzione a coloro affermano o fanno intendere di divulgare informazioni da fonti riservate o privilegiate ("Nessuna comunicazione privata con nessuno. Nessuna comunicazione al di fuori di questa piattaforma", Q#475; "Dicono tutti di essere insider. Dicono tutti di avere dei contatti all'interno. Non è vero. I Patrioti non rivelano informazioni riservate", Q#1339), a chi si atteggia a "profeta" ("Attento ai falsi profeti. Io non sono un profeta. Tu non sei un profeta. Noi non siamo profeti. Concentrati sulla missione", Q#4964) o a chi fomenta divisioni (del tipo vaccinati/non vaccinati, destra/sinistra, Israele/Palestina, ecc., per non parlare del credo religioso o del colore della pelle) all'interno della comunità degli Anon/Patrioti: Q è stato particolarmente chiaro per quanto riguarda l'importanza dell'unità all'interno del Movimento e del popolo in generale ("Uniti, non divisi", Q#2566 et al.; "Vi vogliono divisi" "Divisi siete deboli", Q#563). I fatti reali sono, come sempre, l'unico spartiacque tra verità e menzogna, di conseguenza bisogna sempre sottoporre le informazioni ricevute alla prova dei fatti, con lungimiranza e apertura mentale. Concentriamoci sempre sul contenuto del messaggio, non sull'identità di chi lo diffonde. Questa dovrebbe essere una regola di carattere generale, da applicarsi a chiunque (ivi compreso chi scrive). Noi speriamo che il nostro lavoro, certo inadeguato, ma svolto con serietà e passione, possa aiutare più persone possibile a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. Rimane comunque inevitabile che anche i canali di controinformazione gestiti da infiltrati siano spesso costretti, almeno per un certo periodo di tempo e al solo scopo di costruirsi un'aura di credibilità in seno al movimento, a divulgare la verità e a svolgere un servizio utile. È quindi sufficiente distaccarsi da colui che ci informa in mala fede nel momento in cui questi fa cadere la maschera, ringraziandolo, idealmente, per il servizio reso, suo malgrado, alla causa dei Patrioti. Ci consoli il fatto che, indubbiamente, anche l'informazione "ufficiale" è stata infiltrata dai Patrioti, con effetti che si manifestano sempre a tempo debito.